Sentimenti come la rabbia e la paura sono i principali nemici della nostra felicità. Ecco un metodo molto semplice (e facile) che possiamo usare per prenderci cura delle emozioni forti: la respirazione “di pancia”, cioè il semplice respirare in consapevolezza con l’addome, grazie alla stretta correlazione tra mente (con le sue emozioni) e corpo.
Il riferimento, anche stavolta, è il mio maestro preferito, Thich Nhat Hanh. Ecco cosa dice.
«Quando ci prende un’emozione forte come la paura o la rabbia, dovremmo portare l’attenzione giù all’addome: in momenti come quelli restare a livello dell’intelletto è pericoloso. Le emozioni forti sono come una tempesta, non è saggio rimanere all’aperto durante una tempesta; eppure la nostra reazione abituale è restare “nella testa” e lasciare che i sentimenti ci travolgano. Dovremmo invece radicarci nel respiro, concentrandoci sul movimento della pancia che si espande e si contrae, portare l’attenzione al centro di noi stessi. Concentrandoci sulla pancia e praticando il respiro consapevole, prestiamo tutta l’attenzione al suo alzarsi e abbassarsi; possiamo farlo sia da seduti che da sdraiati. È utile anche mettere una borsa dell’acqua calda sulla pancia: sentendo il calore della borsa, ci riesce facile portare delicatamente la consapevolezza al nostro centro stabile e questo ci consente di calmarci.»
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«Guarda un albero durante una bufera: la cima dell’albero ti appare instabile e vulnerabile, il vento può spezzare i rami più sottili in ogni momento. Se abbassi lo sguardo, però, e guardi il tronco, vedi qualcosa di molto diverso: in quel punto l’albero è solido e resiste alla bufera. Noi siamo come un albero: quando siamo turbati, la nostra testa è la cima dell’albero che viene scossa di qua e di là dalla tempesta; in quel caso dobbiamo portare giù l’attenzione al livello del nostro tronco solido, al livello dell’ombelico.»
Esercizio per la respirazione “di pancia”
Quando ci concentriamo su questa zona e cominciamo a respirare in consapevolezza riusciamo a calmarci. Ci concentriamo soltanto sul respiro, sulla pancia che si alza e s’abbassa, nient’altro.
Inspirando, porto tutta l’attenzione giù alla pancia. Espirando, porto tutta l’attenzione alla pancia… Pancia, pancia.
Inspirando, mi tengo al livello della pancia. Espirando, rimango al livello della pancia… Livello della pancia, rimango.
Inspirando, sono consapevole solo del sollevarsi della pancia. Espirando, sono consapevole solo dell’abbassarsi della pancia… Pancia che si solleva, pancia che si abbassa.
Ispirando, sono consapevole che la mia inspirazione è veloce (o superficiale o irregolare). Espirando, sono consapevole che la mia espirazione è veloce (o superficiale o irregolare)… Dentro veloce (o altro), fuori veloce (o altro).
Inspirando, sono consapevole che la mia inspirazione si sta calmando. Espirando, sono consapevole che la mia espirazione sta diventando più lenta… Più calma, più lenta.
Inspirando, sono consapevole che la rabbia (o la disperazione o la paura) si sta riducendo. Espirando, sono consapevole che la rabbia (o la disperazione o la paura) si sta riducendo… Emozione forte, si sta riducendo.
Inspirando, sono consapevole che la rabbia (o la disperazione o la paura) mi è passata. Espirando, sono consapevole che la rabbia (o la disperazione o la paura) mi è passata… Rabbia (o altro), passata.
Inspirando, sono consapevole della mia stabilità. Espirando, sorrido alla mia stabilità… Stabilità, sorrido.
«Puoi condividere questa pratica con le persone care. Ricorda loro che un’emozione è soltanto un’emozione: arriva, rimane per un po’ di tempo e poi se ne va. Perché farsi del male o farne ad altri soltanto per un’emozione transitoria? Tu sei più delle tue emozioni. È importante che te lo ricordi. Durante una crisi, ricordati di ricorrere immediatamente al respiro consapevole. Ricorda a te stesso che la tua emozione dolorosa passerà; mantieni questa consapevolezza mentre respiri e tieni salda l’attenzione sul respiro finché l’emozione non passa. Dopo un po’ di volte che sarai riuscito a calmarti con la respirazione addominale, avrai più fiducia in te stesso e nella pratica.»
"Questo libro è stato il mio primo contatto con lo zen. Per me che sono appena approdata in questo mondo è stato una rivelazione, perché parla di pratiche quotidiane che non necessitano di particolari conoscenze, ma che aiutano a vivere la vita in modo più sereno. è un libro alla portata di tutti, esordienti e esperti. è bello potercisi affidare in davvero molti momenti della giornata, perché nel libro si riesce a trovare la giusta…
Ho scritto questo libro per condividere ciò che ho imparato nell’ambito della mia pratica quotidiana, grazie agli insegnamenti dei maestri, ma anche e soprattutto dell’esperienza diretta.
Insegno meditazione e tramite il mio blog Zen in the City propongo un’interpretazione originale delle pratiche di consapevolezza legata agli stili di vita contemporanei.
Meraviglioso e di grande aiuto ciò che hai scritto. Grazie infinite!
Un grande grazie anche da me……..ciao