
Introduzione
La Meditazione Guidata è una forma dei meditazione nella quale il praticante si lascia guidare dalle indicazioni di un insegnante o una persona esperta. Questa forma di meditazione viene praticata tradizionalmente dal vivo, ma sempre più spesso è la modalità tipica attraverso la quale i principianti si accostano alla meditazione tramite internet. Le meditazioni guidate online vengono rese disponibili sotto forma di testi scritti, di registrazioni audio o di video online.
In questo sito le meditazioni guidate sono disponibili in tutte e tre le forme: come testi di meditazioni guidate, audio e video inseriti negli articoli ai quali è possibile accedere da questa stessa pagina.
La Meditazione Guidata è molto importante nella fase di apprendimento della meditazione, dal momento che trovarsi a tu per tu con la propria mente può essere spiacevole, se non addirittura controproducente, quando non se ne conoscono i meccanismi di funzionamento. Per praticare la meditazione bisogna sapere come comportarsi durante la pratica, quali tecniche applicare e come eventualmente integrare la meditazione nella vita quotidiana.
L’insegnante, guidando la meditazione, indirizza l’attenzione del praticante verso aspetti specifici, in base alla tecnica adottata, ma lo aiuta anche ad approcciarsi nel modo più opportuno quando si presentano inconvenienti come la distrazione, la sonnolenza, l’agitazione, la noia, il prurito o il dolore.
Pertanto è consigliabile seguire meditazioni guidate, all’inizio del proprio percorso di pratica, oppure quando si desidera apprendere l’approccio proposto da una scuola o un insegnante di meditazione specifico.
Meditazione Guidata, dove ascoltarla
Ascoltare una Meditazione Guidata oggi è molto facile, perché l’offerta online è assai ampia e variegata. Ce n’è per tutti i gusti: la Meditazione Guidata breve, la meditazione per l’ansia, per il rilassamento, per l’amore. Siti e app offrono meditazioni guidate in tutte le lingue.
A questo punto la domanda legittima è: dove posso ascoltare degli esempi validi? La risposta è semplice: qui! Proprio in questa pagina, dove ne offriamo veramente un bel numero, per tutti i gusti.
Come prepararsi
Nella Meditazione Guidata è l’insegnante che fornisce tutte le indicazioni e pertanto la cosa principale da fare è seguirne fedelmente le indicazioni. C’è una cosa però che spetta totalmente al praticante: creare le condizioni ambientali adatte per praticare la meditazione.
Per prima cosa è molto importante prepararsi a dedicare tutta la propria attenzione alla meditazione guidata, senza fare altro nel frattempo, tipo guidare l’auto, svolgere le faccende di casa, camminare per strada. Iniziando in questo modo, si finirà ben presto per disaffezionarsi alla meditazione. La pratica richiede attenzione totale, perché è il momento in cui, nudi di fronte a ciò che accade nel momento presente in noi e attorno a noi, entriamo a diretto contatto con la verità delle cose. C’è una sacralità in questo che va rispettata, non per osservanza religiosa, ma perché la meditazione sia qualcosa di reale.
L’ambiente è essenziale, per praticare la meditazione, anche se è guidata e la seguiamo attraverso gli auricolari del telefono. L’ambiente deve essere tranquillo, sufficientemente silenzioso, tendenzialmente al riparo da eventi inaspettati, privo di distrazioni, visive e sonore. Per alcuni la casa risponde a tali requisiti, per altri si prestano meglio altri ambienti, compresi quelli all’aperto.
La postura fisica è altrettanto importante, perché la mente e il corpo sono un’unica entità strettamente interconnessa. Un corpo in una postura consona facilita la concentrazione e il mantenimento dell’attenzione. Inoltre ostacola l’insorgere di impedimenti tipici come la sonnolenza e l’agitazione. A volte è l’insegnante stesso che dà indicazioni per la postura, all’inizio della meditazione guidata. Altre volte bisogna prepararsi da soli. Per questo consigliamo la nostra Guida completa alla postura di meditazione.
La postura mentale non va trascurata, perché conta almeno quanto quella fisica. Prima di praticare, chiediamoci perché lo facciamo e cosa ci ha portati a farlo. È il momento di essere totalmente sinceri con noi stessi. Il mio consiglio è di non praticare per stare meglio, ma per imparare a vedere più chiaramente.
Il tempo a disposizione deve essere quello necessario. Questo è facile, perché di solito si sa quanto durerà una Meditazione Guidata. Prima di praticarla, è bene lasciare una zona cuscinetto di tranquillità. Cioè non interrompere un’attività intensa – sia mentale che fisica – per dedicarsi subito alla meditazione, ma lasciare il tempo alla mente e al corpo di acquietarsi. Bastano pochi minuti. Anche dopo la meditazione, è bene lasciare passate ancora del tempo, per sentirne gli echi.
Il telefono, inutile dirlo, deve essere spento o in modalità aereo. Anche la modalità vibrazione rappresenterebbe una distrazione del tutto superflua.
Quando la Meditazione Guidata non serve
A questo punto, è necessario specificare onestamente in quali casi la Meditazione Guidata non serve. Badate bene che la maggior parte dei siti che offrono meditazioni guidate non dicono questa parte della verità, che è necessario conoscere proprio per accostarsi nel modo più efficace alla Meditazione Guidata. I casi in cui se ne può fare a meno, secondo me, sono due.
- Quando non si ha esperienza di meditazione, ma la si vuole usare per risolvere un problema contingente e specifico, come l’ansia, lo stress, il dolore fisico, una delusione amorosa, la perdita di una persona cara, eccetera. La meditazione è molto utile in tutti questi casi, ma solo se è una pratica continua che viene coltivata per anni e anni. In tal caso, è in grado di trasformare il nostro approccio alla realtà e renderci in grado di affrontare qualsiasi difficoltà della vita. Ma all’inizio il suo effetto non è così potente. Non credete a chi vi promette miracoli.
- Quando, al contrario, si ha abbastanza esperienza, o quanto meno si è capito in cosa consiste la meditazione, è bene procedere da soli e affidarsi al silenzio per rimanere a diretto contatto con la mente e con il corpo. La vera meditazione si fa così, in una dimensione di curiosità e scoperta per tutto ciò che viene o, in alternativa, di totale assorbimento nel momento presente. Ma questa necessità di staccarsi dalla guida – come un uccellino che deve lasciare il nido per imparare a volare – la si capisce da soli. Può capitare invece di sperimentare tecniche nuove o diverse, e allora è un altro modo di ricorrere alla Meditazione Guidata, completamente diverso.
Consigli per le prime volte
Quello in cui ci sediamo in meditazione è il momento della giornata nel quale possiamo essere più liberi dal giudizio verso noi stessi.
Appena facciamo partire l’audio della meditazione guidata, sappiamo che quel periodo di tempo è in un certo senso “sacro”, perché non faremo altro né permetteremo ad alcuno di interromperci o interpellarci su questioni riguardanti la vita quotidiana. E non lo permetteremo a noi stessi.
Possiamo considerare tale intervallo di tempo anche come zona franca rispetto al giudizio. Il luogo in cui il giudizio non deve e non può entrare. Del resto, la meditazione altrimenti non funzionerebbe. Qualsiasi lavoro di investigazione deve essere libero dal giudizio.
Durante la meditazione, i tipici giudizi che ci viene spontaneo formulare sono più o meno:
- “mi sono seduto male e ora mi fa male la schiena”;
- “ho questo dolore/fastidio perché mi sono trascurato”;
- “non riesco a concentrarmi”;
- “che pensieri pessimi mi vengono in mente”;
- “non riesco a resistere minimamente al prurito”;
- “mi sto annoiando, evidentemente c’è qualcosa che non va”;
- “se mi guardo dentro, vedo solo rabbia”
- e così via.
Saperlo in anticipo ci permetterà di riconoscerli più facilmente e di lasciarli andare senza troppa tensione, con la leggerezza di chi sa di trovarsi in un luogo sicuro.
Trova la Meditazione Guidata che fa per te:
C’è n’è veramente per tutti i gusti!
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