Come trovare il tempo di meditare

trovare il tempo di meditareDedicarsi alla meditazione seduta è molto piacevole e utile, ma per molti è difficile prendere un ritmo soddisfacente di pratica quotidiana, a causa dei molti impegni della giornata. Perciò è facile sentire, anche tra i “praticanti” abituali, dispiacere per non trovare tempo sufficiente. Allora come fare? I grandi maestri dicono che una soluzione c’è, ed è quella di avere pochi impegni. Ma, specialmente in alcune fasi della vita, come quando si hanno bambini piccoli o in periodi di lavoro intenso, non è per niente facile. Ecco dunque una lista di 10 idee, buone per chi si trova in quelle situazioni e, magari, vive pure in una frenetica, grande città.

1) Normalmente viene stimato che un tempo adatto per le sessioni di meditazione sia tipicamente di almeno 20 minuti. Se non ci si riesce, perché non provare con 15 minuti? Sembra strano, ma è molto più facile! Anche 10 è meglio di niente. Pure 5 è maggiore di zero. Perciò la prima idea è quella di accontentarsi di poco, inizialmente. Poi, prendendoci gusto, si troverà più tempo.

2) Alzarsi un po’ prima la mattina è per molti la soluzione migliore – anche perché il primo mattino è il momento più adatto, per meditare – cominciando prima con 10 minuti, poi con 15, ecc. L’importante è non togliere tempo al sonno, andando proporzionalmente a letto prima.

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3) Nel corso degli spostamenti quotidiani, capita di imbattersi in luoghi molto adatti alla meditazione. Ad esempio le chiese. Lì silenzio e tranquillità sono garantiti, se si evitano gli orari delle funzioni mattutine. Se non conosci le chiese di una certa zona, te lo dirà il motore di ricerca delle parrocchie di tutta Italia.

4) Altri luoghi fantastici sono i parchi. A contatto col potere rigenerante della vita vegetale e animale. Lì, se non si trova un luogo agevole ed asciutto dove sedersi, si può sempre praticare la meditazione camminata. In tali occasioni, è perfetta la audio-guida alla meditazione camminata che ho già pubblicato.

5) Quando ci si trova in un ambiente chiuso, la “sala di meditazione” più adatta è il bagno. Ne ho parlato a settembre 2010. In ufficio, si può fare lì dentro una pausa, magari sedendosi sopra il coperchio richiuso sopra la tavoletta, occupandone solo la parte anteriore, in modo che i femori (ossa delle cosce) possano essere un po’ inclinati verso il basso e la spina dorsale più eretta. Anche in molte case, il bagno può essere l’ultimo rifugio disponibile.

6) Sempre in ufficio – o a scuola, all’università, ecc – potrebbe esserci una stanza senza nessuno dentro. Hai provato a verificare? In certe occasioni, può essere un altro rifugio perfetto.

7) A volte capita di dover aspettare: in fila allo sportello, alla cassa del supermercato, all’ascensore, alla fotocopiatrice, ad un appuntamento, sui mezzi pubblici. Tempo perso? Noia? Per molti di noi, sono le occasioni più preziose per “tornare a casa”: riprendere contatto col proprio corpo, il respiro, le sensazioni, gli stati d’animo. Questa è autentica meditazione!

8 ) Una particolare corrente del buddhismo, lo Zen, insegna che ogni atto della vita può essere compiuto consapevolmente, proprio per prendere pieno contatto della vita stessa e goderla appieno: camminare, bere, mangiare, svolgere un semplice lavoro manuale, vestirsi. Anche questa è meditazione e anche qui le occasioni non mancheranno.

9) L’ultima spiaggia, per certi versi, è l’automobile. Chi è costretto a prenderla per spostarsi, può starsene lì dentro per il tempo che vuole, in sosta in un luogo tranquillo. Lo trovo abbastanza triste, ma magari è un fatto personale. E poi, seduti in auto, i femori non sono mai abbastanza inclinati verso il basso. Un cuscino sotto le natiche magari può aiutare.

10) Infine, c’è la soluzione matematica. Se mi capita di guardare tutti i giorni un po’ di Tv, posso chiedermi se quell’attività sia più o meno importante (e rilassante) della meditazione. In caso la seconda sia preferibile, basta togliere qualcosa alla prima, e la somma totale fa sempre 24 ore al giorno. Ma ognuno, nella propria economia, può trovare qualcosa a cui rosicchiare un po’ di tempo prezioso.

Per approfondire:

come meditare

[L’immagine iniziale è di Sam, Inghilterra]

Zen in the city. L’arte di fermarsi in un mondo che corre

Zen in the city. L'arte di fermarsi in un mondo che corre
"Questo libro è stato il mio primo contatto con lo zen. Per me che sono appena approdata in questo mondo è stato una rivelazione, perché parla di pratiche quotidiane che non necessitano di particolari conoscenze, ma che aiutano a vivere la vita in modo più sereno. è un libro alla portata di tutti, esordienti e esperti. è bello potercisi affidare in davvero molti momenti della giornata, perché nel libro si riesce a trovare la giusta…
Paolo Subioli

Ho scritto questo libro per condividere ciò che ho imparato nell’ambito della mia pratica quotidiana, grazie agli insegnamenti dei maestri, ma anche e soprattutto dell’esperienza diretta.

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Paolo Subioli

Insegno meditazione e tramite il mio blog Zen in the City propongo un’interpretazione originale delle pratiche di consapevolezza legata agli stili di vita contemporanei.

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5 risposte

  1. psicoevoluzione ha detto:

    Mi permetto di segnalare questo nuovo e interessante blog: http://psicoevoluzione.wordpress.com/
    Spero di non aver disturbato. Grazie per l’ospitalità e buona continuazione.

  2. Valeria ha detto:

    mi piace questo blog..sono anch’io convinta che meditare fa bene…purtroppo non ho la sufficiente calma e tempo per poterlo fare, ma leggendo rubo qualche utile consiglio…grazie..

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